Girolamo Mercuriale
Nato a Forlì nel 1530 e morto nel 1606,
Girolamo Mercuriale o Mercuriali è stato un medico e
filosofo italiano, celebre per avere per primo teorizzato l'uso
della ginnastica su base medica. Suoi sono anche il primo trattato
sulle malattie cutanee e un'importante opera, forse la prima mai
scritta, di pediatria. Egli ha trascorso la sua vita nell'ambiente
ecclesiastico tra Papi, Cardinali, Imperatori e Granduchi, che
spesso lo cercavano come medico personale, nonché tra le
più rinomate Università italiane, che se lo
contendevano come docente, offrendogli stipendi tra i più
alti dell'epoca.
La vita
Dopo aver studiato medicina all'Università di Bologna ed
aver conseguito nel 1555 la laurea all'Università di Padova,
dove ebbe modo di conoscere personalmente il medico veneziano
Vettor Trincavella, seguì a Roma il Gran Cardinale
Alessandro Farnese. A causa della sua fama, infatti, i forlivesi lo
inviarono come legato presso il papa Pio IV, dove rimase sette
anni. Qui Girolamo Mercuriali pare aver composto il suo celeberrimo
trattato sulla ginnastica.
Fu poi professore di medicina pratica in entrambe le
università dove aveva studiato. A Padova, in particolare,
tra il 1569 ed il 1587, trascorse un periodo molto fecondo, in cui
scrisse ben dodici libri, alcuni dei quali basati sugli appunti
presi dagli studenti durante le lezioni. Si recò poi a Pisa,
dove divenne primo medico di Ferdinando I de' Medici e poté
godere di una certa fama come clinico. Curò anche altre
importanti personalità del suo tempo, tra cui l'imperatore
Massimiliano II, che lo nominò cavaliere e conte palatino.
Merita di essere citato un famoso episodio che vede Girolamo
Mercuriale convocato a Venezia insieme a molti altri medici
illustri, consultati per decifrare una misteriosa epidemia che
colpiva la città. Mercuriale escluse fin dall'inizio un caso
di peste, in quanto solo una minima percentuale della popolazione
si era ammalata e il contagio restava comunque molto limitato. Dopo
una settimana però la malattia ebbe un decorso
impressionante, colpendo un terzo della popolazione veneziana tra
cui anche alcuni familiari del medico stesso. Sorprendentemente
però tale evento non ebbe gravi conseguenze sulla carriera
di Mercuriale che, anzi, durante lezioni che tenne nel 1577 a
proposito della peste, continuò a difendere la sua posizione
riguardo allo sfortunato caso veneziano. Nel 1598 fece restaurare
una cappella dell'Abbazia di San Mercuriale di Forlì,
trasformandola in cappella di famiglia, da allora nota come
"cappella Mercuriali", dove egli stesso venne sepolto.