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Diego Fabbri

foto diego fabbriDiego Fabbri rappresenta una delle più alte personalità forlivesi. La sua attività di drammaturgo coniugata con la sua grande ricchezza spirituale; consacrato come una delle più eminenti figure della moderna stagione letteraria e teatrale.


La Vita

Diego Fabbri nasce a Forlì il 2 luglio 1911. A 19 anni scrive la sua prima commedia, dando così il via a quella che resterà la sua attività principale, quella di scrittore per il teatro.
Come drammaturgo si afferma in tempi relativamente brevi ed a trent'anni (1941) è già considerato uno dei protagonisti della scena italiana.
Nel dopoguerra arriva la grande affermazione e, con essa, il successo,con Inquisizione (1946) cui seguono Rancore (1948), Il Seduttore (1951), Processo di Famiglia (1953), Processo a Gesù (1954), La Bugiarda (1955), Veglia d'armi (1956), Delirio (1957), Figli d'arte (1958), per citare solo le opere di maggior respiro. E' oramai considerato il maggior commediografo italiano in lingua. Viene infatti insignito di riconoscimenti, premi e cariche prestigiose; gli viene affidata la direzione di diverse riviste letterarie; collabora inoltre alla stesura della terza pagina di quotidiani di grande tiratura come Il Tempo e Il Resto del Carlino.
La sua formazione ideologica e culturale lo porterà a considerare il Cristianesimo come fondamento del dramma. Fabbri è infatti profondamente convinto della funzione etica e culturale del teatro: il teatro come servizio nazionale e misura del livello civile di un popolo; un teatro che, come la scuola, possa fornire agli uomini motivi di scelta e di impegno che siano utili alla vita individuale e sociale. In tutta la sua vasta produzione la lezione è dunque sempre la stessa: verità di sentimenti ed interpretazione del quotidiano, alla ricerca di quei valori fondamentali della vita in cui le figure umane possano essere restituite alla redenzione e all'amore.
Morirà a Riccione il 14 agosto 1980.


Notizie aggiuntive

A Forlì gli è stato intitolato l'omonimo Teatro, situato nel centro storico non lontano dalla centrale Piazza Saffi.



Ultimo aggiornamento giovedì 16 luglio 2015

 

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