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Caterina Sforza

ritrattoAlla fine del 1400, in pieno splendore rinascimentale, sullo sfondo di complicati giochi politici, delitti, corruzione diffusa e lotte per il potere, spicca la straordinaria figura di Caterina Sforza, Signora di Forlì, il cui coraggio nella strenua difesa del suo Stato, venne consegnato alle cronache come eroico, quasi leggendario.


Informazioni

Affascinante eroina da romanzo storico, ma anche da romanzo di cappa e spada, Caterina Sforza (1463-1509) con le sue straordinarie traversie politiche e umane, le sue contraddittorie propensioni per l'eleganza e la violenza, l'arte della guerra e i segreti della cosmesi, può ritenersi un personaggio emblematico della transizione fra gli ultimi feroci fuochi del Medioevo e le prime chiare luci del Rinascimento.


Figlia naturale del Duca di Milano Galeazzo Maria e nipote di Bianca Maria Visconti, Caterina avvolge le spire del biscione visconteo-sforzesco alla rosa d'oro di Papa Sisto IV, del quale sposa il nipote Girolamo Riario, Signore di Imola e di Forlì.
Dopo la morte del marito Girolamo Riario, rimasto vittima di una congiura, e dopo un travolgente e tragico amore per il giovane scudiero Giacomo Feo, anch'egli ucciso, Caterina sposa Giovanni de' Medici il Popolano, dando vita al ramo dei Granduchi di Toscana.


Intorno e, spesso, contro di lei si muovono pontefici, cardinali, principi e condottieri mercenari, artisti come Melozzo, intellettuali come Machiavelli e protagonisti della storia: da Lorenzo il Magnifico a Ludovico il Moro, dai re di Francia al Duca Cesare Borgia, il Valentino. Ma nessuno riuscirà a confonderla, intimidirla o a piegarne l'indomita fierezza.
Coinvolta nel grande gioco politico di Luigi XII e Alessandro VI, viene spogliata della Signoria di Forlì e Imola e imprigionata a Castel Sant'Angelo a Roma per mano dei Borgia.


Verrà in seguito liberata dal Re di Francia. Stabilitasi a Firenze si dedicò fino alla fine al suo ultimo figlio. Della 'tygre' che vendicò atrocemente il proprio uomo e difese il suo Stato strenuamente, rimase solo la madre premurosa di un vivacissimo bambino che passò alla storia come Giovanni dalle Bande Nere.


NOTIZIE AGGIUNTIVE

A testimonianza dei fatti storici raccontati, ancora oggi è visibile a Forlì (visitabile solo in parte) la Rocca di Caterina Sforza, una parte della quale occupata dalla casa circondariale.



Ultimo aggiornamento mercoledì 14 settembre 2016

 

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