Grazie ad un'attività artistica straordinariamente longeva (dal 1484 al 1539), Palmezzano fu protagonista indiscusso in Romagna, della più matura pittura prospettica, a partire dalla fine del Quattrocento. Agli inizi, nelle sue pale spaziose, amò firmarsi "Marcus de Melotiis", cioè Marco di Melozzo, dichiarando così scopertamente i suoi debiti nei confronti del concittadino illustre che gli era stato maestro. A parte il breve periodo veneziano, Palmezzano condusse la propria esistenza in patria, divenendo l'artista di riferimento per la piccola aristocrazia locale gravitante intorno a Caterina Sforza, signora di Forlì. Nel forlivese si trovano quindi numerose opere pubbliche: a Forlì, sua città natale, a Castrocaro Terme, a Forlimpopoli e a Meldola. Altre sono poi conservate nella Chiesa della Collegiata e nella Chiesa dell'Osservanza a Brisighella (Ra).