L'itinerario si svolge su strada asfaltata e in pianura e non
presenta particolari difficoltà.
Itinerario
San Giorgio-Roncadello-Barisano-San Pietro in
Trento-Poggio-Malmissole-Forlì
Itinerari dettaglio
Da via Ravegnana, alla rotonda dell'Ospedaletto si imbocca Via
Zampeschi fino ad arrivare alla chiesa di San Giorgio. Si gira a
sinistra in Via Due Ponti e passando a fianco della Cantina
sociale, si prosegue fino a Roncadello. All'incrocio con il canale
emiliano-romagnolo, si gira a destra su Via del Canale e si
prosegue per alcuni km fino ad arrivare a Barisano.
In corrispondenza con il Mulino Guardigli si gira a destra in Via
Voltuzza e dopo poche decine di metri si scorge a sinistra l'antica
pieve paleocristiana di San Martino in
Barisano, a navata unica, dai mirabili mosaici e affreschi,
sorta su quelle terre che erano dei veterani romani della flotta
di Classe. Giunti in fondo, all'incrocio con via Trentola sono
possibili due varianti:
1) da via Voltuzza giriamo a sinistra e
percorrendo fino in fondo la via Trentola, dopo Barisano si giuge a
San Pietro in Trento, dove è possibile visitare la bella
pieve romanica del IX secolo, a tre navate, posta fra i campi.
2)da via Voltuzza si gira a destra, si percorre
Via Trentola in direzione Poggio e a poche decine di metri
incrociamo sulla destra Via Brugnola, che passando a fianco a
Villa Schiavi, al n. 27 e poco dopo, alla
pieve dei Santi Giacomo e Cristoforo di Poggio, nascosta fra i
tigli, si ricongiunge con via Trentola. Sempre a destra quindi
si prosegue su questa fino a giungere a Malmissole.
Sulla destra scorgiamo una piccola celletta bianca, sul ciglio
della carreggiata, dedicata a San Gabriele. Un km circa più
avanti, sempre sulla destra ecco la chiesa di San Michele
Arcangelo, ricostruita nel dopoguerra, con la piccola grotta della
Madonna, il monumento dei caduti delle due guerre, il cimitero
mentre quasi sulla strada appare il circolo Acli.
Poco prima del cavalcavia, sulla destra, scorgiamo la grande villa
padronale dei conti Gioppi mentre dalla parte opposta, quasi sotto
al ponte, la celletta della Beata Vergine del Carmine in Boara.
Questo infatti era sulle antiche carte il nome di questa
località fino al XV secolo circa.
Oltrepassato il cavalcavia sull'autostrada, all'incrocio con via
Due Ponti, proseguiamo sempre dritto, fra campi di grano, pescheti
e meleti fino ad intravedere sulla destra il boschetto di cedri del
Libano, platani, tigli di Villa Rosina, antica dimora signorile di
campagna della famiglia Seganti-Gioppi, a pianta quadrata, immersa
nel verde, qualche anno fa utilizzata per cerimonie e banchetti.
Continuando fra i campi si giunge a Via Cadore, Via Monte San
Michele, Via Gorizia.
A cura della Redazione di Turismo Forlivese, Piazza Saffi 8, 47121 Forlì - iat@comune.forli.fc.it - Tel. 0543 712362
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