Piazza Guido da Montefeltro-Corso Garibaldi-Piazzetta San
Biagio-Piazza Saffi-Corso della Repubblica-Corso Diaz-Via della
Rocca-Piazza Guido Da Montefeltro
Itinerari dettaglio
L'itinerario alla scoperta del fautore del Rinascimento in
Romagna inizia da Piazza Guido Da Montefeltro, con la visita al
complesso museale del San Domenico, dove si conserva l'affresco
staccato della Crocifissione (1495) e dove è stata
trasferita parte della Pinacoteca, tra cui La comunione degli
Apostoli, la grande Annunciazione già nella Chiesa del
Carmine, e la Piccola Annunciazione, un tempo in San Pellegrino, il
Presepe, Il Battesimo di Gesù e un ritratto, opere del
Palmezzano.
Dopo una tappa all'adiacente Oratorio di San Sebastiano, edificato
tra il 1494 e il 1502 da Pace di Maso del Bombace, uno dei maggiori
architetti rinascimentali operanti a Forlì e dunque
contemporaneo del pittore forlivese, risaliamo via Cobelli fino a
corso Garibaldi, lo percorriamo in direzione Porta Schiavonia,
oltrepassando la piazza del
Duomo, all'interno del quale, nella Cappella di Sant'Anna,
lungo la navata sinistra, si conserva il San Rocco del Palmezzano.
Sulla sinistra, si oltrepassa la chiesa di San Francesco e, poco
dopo l'incrocio con via Albicini, giungiamo alla
Casa di proprietà del Palmezzano. Lungo corso Garibaldi
sono disposti i prestigiosi palazzi delle famiglie nobiliari
forlivesi: gli Albicini, i Guarini, antichi proprietari
dell'edificio sorto nel Cinquecento di fronte alla casa del pittore
e i Gaddi. Imperdibili anche gli scorci delle vie medievali Sassi e
Gaddi, acciottolate e strette fra i rispettivi palazzi sormontate
da elementi di raccordo, gallerie o chiassetti (archetti di
raccordo). Proprio percorrendo via Gaddi raggiungiamo Via
Maroncelli e andiamo a destra fino a incontrare Via Episcopio
Vecchio che ci conduce fino alla
chiesa di San Biagio, sorta nel dopoguerra sulle fondamenta
dell'antica Chiesa di San Girolamo, forse la più ricca della
città, andata distrutta con i bombardamenti. La chiesa
ospita il Trittico con la Madonna in Trono e Santi del
Palmezzano. Fra il 1493 e il 1494 l'artista era infatti a
Forlì, al fianco di Melozzo, definitivamente tornato in
patria nell'ultimo anno di vita. Preziosa testimonianza della
collaborazione fra i due era la Cappella Feo in San Biagio, una
delle grandi perdite del patrimonio artistico causate dalla seconda
guerra mondiale, insieme alla Cappella Ovetari nella Chiesa degli
Eremitani a Padova.
Da San Biagio prendiamo Via dei Mille poi Via Maroncelli a sinistra
fino a Piazza Ordelaffi, passando davanti al Palazzo Paulucci
Piazza sede della Prefettura, imbocchiamo Via delle Torri e, giunti
in Piazza Saffi, ci troviamo di fronte all'imponente
Basilica di San Mercuriale con il suo campanile miracolosamente
illeso dai bombardamenti del '44.
La Basilica ospita alcune opere del Palmezzano: la tavola col
Crocefisso, San Giovanni Gualberto e la Maddalena, la pala della
Madonna col Bambino ed i Santi Giovanni Evangelista e Caterina
d'Alessandria e la pala dell'Immacolata col Padre Eterno in
gloria.
Da Piazza Saffi prendiamo Corso della Repubblica, svoltiamo a
destra in Via Flavio Biondo e giungiamo in Piazza Morgagni sulla
quale si affacciano il Palazzo della Provincia e la Basilica di San
Pellegrino, conosciuta anche come Chiesa dei Servi. Da Via Oreste
Regnoli imbocchiamo Via Numai e giungiamo in Corso Diaz,
proseguendo a sinistra in direzione Porta Ravaldino. Superiamo la
Chiesa di Sant'Antonio Vecchio, oggi Sacrario dei caduti, e
giungiamo alla
Chiesa di Sant'Antonio Abate in Ravaldino, dove si conserva una
Visitazione del Palmezzano.
Notizie aggiuntive
Si potrebbe anche proseguire lungo Corso Diaz fino a
raggiungere Via della Rocca che costeggia la Rocca di Ravaldino, oggi in parte sede del
carcere, ma che all'epoca del Palmezzano conobbe il suo maggior
splendore come dimora della Signora di Forlì, Caterina Sforza e baluardo difensivo
all'avanguardia, che ospitò potenti signori di Romagna e
d'Italia, e persino Nicolò Machiavelli, fino alla
conquista della città da parte di Cesare Borgia, il
Valentino.
A questo punto, se l'auto ci aspetta in Piazza Guido da
Montefeltro, occorre percorrere Via Caterina Sforza fino
all'incrocio con Via Andrelini poi questa fino al parcheggio.
A cura della Redazione di Turismo Forlivese, Piazza Saffi 8, 47121 Forlì - iat@comune.forli.fc.it - Tel. 0543 712362
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