Di origine medievale, ma impreziosita nel Settecento secondo il
gusto barocco dell'epoca, la chiesa è collocata sotto la
rocca, nel nucleo più antico di Dovadola, la cosiddetta
Murata.
Indirizzo: Via Tartagni Marvelli, 1, 47013 Dovadola
(FC), Italia Telefono: Comune di Dovadola +39.0543.934676 Fax: +39.0543.934703
Tariffa d'ingresso: Le visite sono gratuite
Testo analitico
La Chiesa è interessante dal punto di vista
architettonico poichè costituita internamente da tre navate
di cui le due laterali sono rialzate rispetto a quella centrale e
disposte sullo stesso livello dell'altare principale.
Conserva due tele del pittore forlivese Giacomo Zampa, vissuto tra
il Settecento e l'Ottocento:
- la tela dei Santi Francesco Saverio, Gennaro, Francesco e
Antonio, fin dall'inizio la composizione è stata
condizionata dall'inclusione di una immagine sacra più
arcaica, forse un monogramma di Cristo simile a quello che
accompagna le figure di San Bernardino. In basso sono assiepate le
figure estatiche dei Santi. A sinistra compaiono il gesuita
Francesco Saverio, campione delle missioni in estremo oriente e
molto rappresentato in Romagna, e Gennaro, personaggio al contrario
non comune in una chiesa Romagnola, che presenta la scena. A
destra i Santi Francesco e Antonio, fratelli nell'ordine ma anche
nelle fattezze del viso delicato.
L'opera ripete lo schema compositivo del dipinto con il crocifisso
nella chiesa di San Domenico a Faenza. Mentre il complesso
dell'immagine è intriso di patetismo stucchevole, i
particolari risultano assai interessanti, soprattutto sotto il
profilo cromatico modulato sulle tipiche variazioni dei colori
tenui per poi accendersi improvvisamente di rosso o di cupi toni
bruciati. Merita attenzione in questa scena l'atteggiarsi delle
quattro figure sacre, coerenti con l'iconografia tradizionale, e il
loro abbigliamento: San Gennaro indossa un piviale (paramento
sacro) di raso dal bellissimo color vermiglio; Francesco Saverio ha
una cotta (antica tunica) pieghettata e trinata con sopra una stola
di una tenerissima tinta violetta. Tutto questo in contrasto con il
classico panneggio brunastro dei Santi Francesco e Antonio in atto
di adorare.
Le testine infantili della piccola gloria presentano un
addolcimento formale nel disegno e una luminosità nel
colorito di straordinaria consonanza con il gusto bolognese dei
Gandolfi.
- la tela Gloria della Croce e dei Santi.
L'oratorio è sorto come cappella del castello medievale ed
è posto nella via che conduceva al forte dei Conti Guidi in
Toscana. In seguito la cappella passò ai marchesi Tartagni
Marvelli che la modificarono per darle le dimensioni attuali,
secondo le caratteristiche barocche del tempo. Lo stesso oratorio
contiene all'interno le lapidi dei caduti delle due guerre
mondiali, assumendo così anche l'aspetto di sacrario. Il
dipinto è assolutamente inedito. La tela è sagomata e
rappresenta in alto due angeli in volo che reggono, in un cielo
gonfio di nubi, una croce da cui si dipartono raggi luminosi. In
basso è raffigurato un gruppo di sei Santi in vari
atteggiamenti: San Sebastiano, San Nicola da Tolentino, San
Lorenzo, Santa Elisabetta d'Ungheria, Teresa d'Avila e San Vincenzo
Ferreri. Stilisticamente si tratta di un dipinto singolare. I vari
Santi sono impegnati ciascuno nella propria autonoma funzione:
sembrano così convenuti occasionalmente a un raduno che non
li esenta dalla dimostrazione dei propri attributi individuali. Il
dipinto fu commissionato al pittore dalla famiglia Tartagni
Marvelli di Dovadola.
Notizie aggiuntive
Saltuariamente vi si tengono manifestazioni e concerti.
Come arrivare
La Chiesa è situata nel centro storico di Dovadola.
A cura della Redazione di Turismo Forlivese, Piazza Saffi 8, 47121 Forlì - iat@comune.forli.fc.it - Tel. 0543 712362
Questo sito
NON utilizza alcun cookie di profilazione.
Il sito utilizza però cookie di terze parti, per la corretta funzionalità dell'applicativo google analitycs.
Proseguendo la navigazione del sito acconsenti all'uso dei cookie. Per maggiori
informazioni leggi l'informativa estesa sull'uso dei cookie dove sono specificate
le modalità per configurare o disattivare i cookie.
Maggiori informazioniChiudi