Tra il Rinascimento e il Barocco. La grande mostra al San Domenico di Forlì del 2018 mette in scena per la prima volta in maniera compiuta e in un nuovo percorso espositivo il fascino di un secolo compreso tra un superbo tramonto, l’ultimo Rinascimento, e un nuovo luministico orizzonte, l’età barocca.
Il periodo che intercorre tra il compimento del Giudizio Universale di Michelangelo nella Cappella Sistina (1541) e la breve affermazione a Roma di Michelangelo Merisi da Caravaggio è per la storia dell’arte uno dei più avvincenti e stimolanti.
Il fervore costruttivo alimenta la richiesta di nuove opere sacre, concepite in ordine a una nuova leggibilità e a un diffuso sentimento di pietà. E mentre artisti come Girolamo Muziano e Federico Zuccari sapranno farsi interpreti di una narrazione didascalica, nella quale la pittura torna a farsi “libro illustrato” per gli illetterati, sarà Federico Barocci a coniugare, grazie alla riscoperta di Correggio, fervore religioso e sentimentalità prebarocca.
Parallelamente lo scrupolo di attenersi al “vero”, al “verosimile” finisce per sviluppare una ripresa dell’autonomia degli studi storici e di quelli naturalistici. La ricerca scientifica e l’osservazione della natura di studiosi come Aldrovandi e Ligozzi forniscono l’ordito al nuovo, incipiente naturalismo.
Bologna, seconda capitale dello Stato della Chiesa, sul finire del secolo vede fiorire di nuovi sensi terreni la pittura dei Carracci (Ludovico, Annibale e Agostino) alla quale fa da contraltare a Roma l’arte “senza tempo” di Pulzone e Valeriano.
Dalla Lombardia discende Caravaggio. Egli descrive nella sua luce che contorna l’ombra e che trascorre dagli uomini alle cose, un nuovo, disperato rigore. La sua vocazione pauperista si confronta, tra la fine del vecchio e l’aprirsi del nuovo secolo, con il classicismo patetico di Annibale Carracci e il dinamismo barocco di Rubens. Dall’ultimo Michelangelo a Caravaggio, l’esposizione forlivese tesse un filo estetico di rimandi unici che illustra la nascita dell’età moderna. Un percorso unico che mostra capolavori di Raffaello, Rosso Fiorentino, Lorenzo Lotto, Pontormo, Sebastiano del Piombo, Correggio, Bronzino, Vasari, Parmigianino, Daniele da Volterra, El Greco, i Carracci, Barocci, Veronese, Tiziano, Zuccari, Reni e Rubens. Tra i due Michelangelo si snoda un percorso culturale innovativo, alla ricerca di un rispecchiamento tra i valori eterni e quelli storici. E se nel primo si dissolve ogni idea o ideale di compiutezza umana e terrena; nel secondo, una umanità intrisa di peccato, scalza e sporca bussa alle porte del cielo.
I visitatori singoli, o in piccoli gruppi, possono usufruire di un
servizio di visita guidata non prenotata. L'appuntamento è alle ore 16:30, di tutti i giovedì, presso la biglietteria della mostra.
Il servizio ha un costo pari ad € 5,00 a partecipante, oltre al regolare biglietto di ingresso. Considerata la grande richiesta il servizio è stato eccezionalmente esteso
anche ai sabati, alle ore 18:00.
Tariffe:
Intera: 12.00 €
Ridotta: 10.00 € gruppi superiori alle 15 unità, minori di 18 e maggiori di 65 anni, titolari di apposite convenzioni, studenti universitari, visitatori con biglietto della mostra 'I Carracci tra natura e storia di Bologna'
Aperta: 13.00 € biglietto speciale aperto senza date e senza fasce orarie
Speciale famiglia: € 25,00 biglietto valido per l'ingresso di due adulti e due minori (dai 6 ai 14 anni)
Orario di apertura:
Musei San Domenico - Piazza Guido da Montefeltro, 12, 47121 Forlì
da martedì a venerdì: 9.30-19.00
sabato, domenica, giorni festivi: 9.30-20.00
La biglietteria chiude un’ora prima.
Lunedì chiuso. 2, 23 e 30 aprile apertura straordinaria.
Per ulteriori informazioni:
www.mostraeternoeiltempo.it
Mail:
mostraforli@civita.it
Per prenotazioni:
Tel. 199 15 11 34
Riservato gruppi e scuole
Tel. 0543 36217
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