L'attuale costruzione fu edificata
nel dopoguerra (1953) sulle fondamenta dell'antica Chiesa di
San Girolamo, consacrata nel 1433, rimaneggiata nel Seicento e
distrutta da un bombardamento il 10 dicembre del '44.
All'interno della chiesa di San Biagio in San Girolamo, ad una
navata unica, con soffitto a travature scoperte, vi sono opere
d'arte scampate alla distruzione di quella che un tempo era forse
la più ricca chiesa della città: sul primo altare di
sinistra il trittico tardo quattrocentesco di Marco Palmezzano
Madonna in Trono col Bambino e i Santi.
Sul primo altare di destra, invece, è stata sistemata la
famosa Immacolata Concezione, tela che Guido Reni dipinse
forse nel 1627.
Sui gradini del presbiterio la quattrocentesca acquasantiera in
marmo bianco, finemente scolpita, al centro della quale è
riconoscibile una piccola rana.
Sono purtroppo andati perduti i celebri affreschi del Melozzo da
Forlì e del Palmezzano che decoravano la magnifica Cappella
Feo (1493-94), dedicata a San Giacomo e commissionata dalla stessa
Signora di Forlì, Caterina Sforza, come cappella gentilizia
per la famiglia del suo amante Giacomo Feo, ucciso nel 1495 e qui
sepolto.
Il quattrocentesco monumento sepolcrale a Barbara Manfredi, moglie
di Pino III Ordelaffi, si è invece salvato, ma dopo lunghi
restauri è stato ricomposto all'interno dell'Abbazia di San
Mercuriale, dove tuttora si trova.
A cura della Redazione di Turismo Forlivese, Piazza Saffi 8, 47121 Forlì - iat@comune.forli.fc.it - Tel. 0543 712362
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