In fondo a Corso Diaz, sulla sinistra, si erge la Rocca di Caterina Sforza o di Ravaldino.
Indirizzo: 47121 Forlì (FC), Italia
Periodi di apertura
Visitabile solo il giardino esterno, il cortile interno e le sale espositive, in occasione di mostre temporanee.
Tariffa d'ingresso
Ingresso gratuito.
Come arrivare
A piedi da Piazza Saffi percorrerre Corso Diaz fino a Via della Rocca. In auto da Piazzale della Vittoria percorrere Viale F. Corridoni fino a Via della Rocca.
Informazioni
Per tutto il Medioevo fu uno dei luoghi deputati alla difesa di Forlì. Nel XV secolo fu costruito il complesso fortificato tuttora visibile. C'era stato in origine un piccolo apparato, chiamato Bonzanino, probabilmente solo un rivellino (da dove il toponimo Ravaldino) sostituito fra il 1360 e il 1371 da una prima Rocca di Ravaldino. Un secolo dopo, nel 1471, Pino III Ordelaffi fece progettare all'architetto Giorgio Marchesi Fiorentino le fortificazioni ancora esistenti.
Nel 1481, su commissione del nuovo Signore di Forlì, Girolamo Riario, e sempre ad opera di Giorgio Marchesi Fiorentino, fu costruita la Cittadella poi, sui due lati esterni, furono aggiunti il rivellino di Cotogni (con avanzi ancora visibili) e il rivellino di Cesena. Rivellini, Cittadella e Rocca erano tutti corpi separati, circondati da un complicato sistema di fossati e ponti levatoi.
Nel 1496 Caterina Sforza, vedova del Riario e reggente in nome del figlio Ottaviano, costruì un terzo rivellino, davanti alla Rocca e una palazzina sulle rovine dell'antico forte trecentesco, chiamata Il paradiso. Il complesso, ritenuto a quei tempi imprendibile, fu giudicato invece da Niccolò Machiavelli, che l'aveva osservato nell'estate del 1499 quando vi fu ricevuto come ambasciatore, troppo articolato e quindi estremamente vulnerabile.
Cinta d'assedio nel dicembre 1499, la rocca di Ravaldino cadde il 12 gennaio 1500 per mano di Cesare Borgia e Caterina Sforza fu condotta a Roma prigioniera del Papa.
Il rapido sviluppo delle artiglierie determinò il declassamento delle fortificazioni forlivesi a carcere, funzione durata fino alla fine del secolo scorso, quando all'interno della Cittadella vennero costruite le attuali prigioni.
La Rocca è' stata recentemente restaurata anche attraverso la ricostruzione delle coperture di due torrioni e del maschio. Quest'ultimo, che si erge al centro della cortina est, è costituito da tre sale sovrapposte; in quella superiore si trova la bocca di un pozzo a rasoio, che scende fino al livello del cortile interno.
Nel maschio si trova anche una singolare scala a chiocciola in pietra, senza perno centrale, i cui 67 scalini si sostengono per sovrapposizione. La scala non è accessibile al pubblico. Nel lato sud della rocca è ancora visibile un grande stemma dei Borgia.
Notizie aggiuntive
La Rocca attualmente è in fase di recupero e valorizzazione. Il cortile ospita concerti estivi, mostre ed esposizioni temporanee.
Per informazioni Servizio Pinacoteca e Musei Tel. +39.0543 712627 Fax +39.0543 712618 (dal lunedì al sabato ore 9.00-13.00 / martedì 15.30-17.30) Mail: musei@comune.forli.fc.it
A cura della Redazione di Turismo Forlivese, Piazza Saffi 8, 47121 Forlì - iat@comune.forli.fc.it - Tel. 0543 712362
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