L'intero e affascinante complesso architettonico di S. Rosa,
costituito dall'asilo e dall'oratorio, fu costruito fra il 1925 e
il 1928, su progetto dell'architetto romano Florestano Di Fausto.
Dedicata a Santa Rosa da Lima, per onorare con l'intitolazione la
memoria di Rosa Maltoni, madre di Mussolini, fu la prima chiesa
sorta nel territorio di Predappio Nuova.
Nel refettorio si trova una preziosa opera in stile azulejos, dai
singolari caratteri iconografici: La Madonna del fascio, costituita
da un pannello ceramico di formelle maiolicate, realizzato nel 1927
in Portogallo dagli artisti Leopoldo Battistini e Viriato Silva.
L'opera più originale e insolita custodita nell'asilo e
oratorio di S. Rosa a Predappio, è senza dubbio la Madonna
del fascio.
Il pannello ceramico (cm 310x 260), costituito da 344 piastrelle,
appare senza dubbio interessante, soprattutto perché propone
un singolare revival di modelli iconografici italiani del nostro
Rinascimento, la simbologia del Regime, e la grande tradizione
dell'azulejo portoghese; Il manufatto, infatti, che costituisce un
unicum dal punto di vista iconografico, fu realizzato nel 1927 in
Portogallo. Il pannello fu presentato al pubblico per la prima
volta all'Esposizione Internazionale di Milano del 1927. Non
bisogna dimenticare che fin dal 1923 l'immagine del fascio
littorio, ufficialmente introdotto nell'iconografia dello Stato
Italiano, dilagò ovunque. Questa opera mostra, così,
l'affermarsi della simbologia dell'apparato propagandistico del
regime. L'opera fu donata al duce, il quale la volle esporre, per
lungo tempo, nelle sale del palazzo Braschi a Roma, e, dopo averla
inizialmente destinata alla Rocca delle Caminate, la fece collocare
nell'asilo S. Rosa. L'opera è attualmente custodita dalle
suore orsoline della congregazione bergamasca che ancora oggi
gestiscono l'asilo e oratorio di S. Rosa a Predappio.
La composizione si presenta racchiusa da una falsa cornice
architettonica; al centro è posto il trono sul quale siede
la Madonna col Bambino, alle loro spalle è presente tutto un
repertorio di simboli. Due angeli portano fra le braccia il fascio
littorio, che Gesù benedice. La tavolozza, come bene ha
evidenziato il recente restauro dell'opera, presenta una ricca
gamma cromatica.
Di particolare interesse è però l'intero oratorio,
dedicato a Santa Rosa da Lima che ospita opere di varia natura:
- La Madonna del libro, un pregevole dipinto su
tavola, di scuola toscana del primo Cinquecento. La splendida
tavola, proveniente dalla Galleria Palatina di Firenze e
attribuibile ad un pittore toscano del primo Cinquecento, fu
traslata presso il S. Rosa per espressa volontà del duce. Il
dipinto è stato recentemente restituito all'originario
splendore attraverso un accurato restauro eseguito con il
contributo della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì.
- Santa Rosa da Lima, una statua lignea eseguita
da Bernardino Boifava, (1928)
- splendide vetrate, eseguite dal laboratorio Polloni di
Firenze. Nel secondo quarto del Ventesimo secolo uscirono,
da questo importante laboratorio, splendide vetrate destinate a
importanti edifici pubblici e privati. Nelle tre vetrate del
presbiterio, entro eleganti cornici fitomorfe, si narrano gli
episodi salienti dell'agiografia di Isabella Flores, una giovane
bellissima nata nel 1586 da due cittadini spagnoli, emigrati in
Perù. A vent'anni Santa Rosa da Lima, ricevuta un'educazione
non comune per una donna a quei tempi, pronunciò i voti
dell'Ordine domenicano. Nella vetrata centrale del presbiterio si
staglia la figura della Santa, principale patrona dell'America,
canonizzata nel 1672, chiusa nella veste tratteggiata con ampi
panneggi. Nelle vetrate laterali del presbiterio sono invece
descritti episodi della sua vita religiosa.
Nella vetrata del rosone, infine, è rappresentato lo Spirito
Santo sotto forma di colomba. Le restanti finestre laterali
presentano semplici motivi decorativi astratti.
Attualmente la piccola chiesa è custodita, insieme al vicino
asilo, da 4 suore orsoline della congregazione bergamasca.
Previa richiesta alle suore orsoline il complesso è
visitabile il sabato pomeriggio e la domenica da settembre a
giugno; nel periodo estivo la visita può essere effettuata -
sempre su appuntamento - tutti i giorni.
Notizie aggiuntive
L'ultima domenica di agosto, si celebra la patrona Santa Rosa
con una partecipatissima festa.
In occasione della fine dei restauri dell'opera in azulejos
'Madonna del fascio', ubicata nel refettorio dell'asilo del S.
Rosa, si è tenuto a Predappio, il 30 giugno 2001, un
convegno di cui si sono pubblicati gli atti: Asilo e oratorio di S.
Rosa: il restauro della Madonna del fascio, a cura di Mariacristina
Gori, 2001. Atti del Convegno - Predappio, 30 giugno 2001.
Come arrivare
L'asilo e oratorio S.Rosa si trova a Predappio, in Viale Roma
21, la strada principale che attraversa il paese.
A cura della Redazione di Turismo Forlivese, Piazza Saffi 8, 47121 Forlì - iat@comune.forli.fc.it - Tel. 0543 712362
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