Torre dei Numai - Palazzo Foschi Numai - Chiesa del Carmine -
Chiesa di S. Biagio in S. Gerolamo - Chiesa di S. Maria del Fiore
(fuori centro storico) - Cimitero Monumentale (fuori centro
storico).
Itinerari dettaglio
La visita comincia in Piazza Saffi, all'angolo fra Via delle Torri
e Corso Mazzini. Il punto veniva chiamato Cantone del
Gallo, forse da una locanda che portava questa insegna.
Durante il ventennio fascista tutta questa zona subì
radicali cambiamenti, in seguito alla demolizione coatta degli
edifici che vi preesistevano.
Al termine della breve discesa del primo tratto del Corso Mazzini,
dove attualmente si trova il confine dell'isola pedonale, sorgeva
il Ponte (romano) di San Pietro in Scotto, dalla vicina Chiesa
omonima, probabilmente sede religiosa e punto di ritrovo per i
pellegrini scozzesi che vi sostavano nel loro cammino verso Roma e
da cui deriva la denominazione di Borgo San Pietro a tutto il
quartiere.
Sulla sinistra, aggirando il Palazzo degli Uffici Statali, si
può scorgere la medioevale Torre Numai, l'ultima ancora esistente in
città. Il suo ultimo proprietario, la signora Giulia
Pedriali, la destinò a 'Casa dell'Aviatore' per onorare
la memoria del marito. Sulla destra della torre, in via
Pedriali, accanto ad alcuni palazzi gentilizi, fra i quali il
più notevole ci sembra il Palazzo Foschi Numai, si sbuca in via Achille
Cantoni, per la quale, tenendo sempre la destra, si torna in
Corso Mazzini.
Lungo la via Cantoni, si può osservare il cinquecentesco
Palazzo Foschini, con un tentativo di bugnato
sulla facciata, ad imitazione del Palazzo dei Diamanti di
Ferrara.
Giunti in Corso Mazzini, scendendo verso la periferia, si
noterà la facciata della Chiesa del Carmine al cui ingresso fa bella
mostra di sé il portale marmoreo di Marino di Marco
Cedrino, che in origine adornava la porta del Duomo.
La tradizione ha sempre identificato nei personaggi che sovrastano
la lunetta i patroni della città e nel cavaliere che vi
campeggia al centro San Valeriano. L'interno della chiesa, di
origine medioevale, è stato interamente ripreso nel '700, su
disegno di Giuseppe Merenda, e vi si può forse cogliere il
migliore barocco reperibile in Forlì.
Proseguendo oltre la Circonvallazione, sulla strada per Ravenna,
dopo il cavalcavia della linea ferroviaria, si incontra la Chiesa
di Santa Maria del Fiore, una costruzione del primo Seicento,
copiosamente affrescata da Gian Francesco Modigliani (sec. XVII) e
da Pompeo Randi (sec. XIX).
Non molto distante dalla Chiesa, sulla sinistra della via
Ravegnana, s'apre il Cimitero Monumentale, dove riposano i grandi
forlivesi del passato e dove si possono vedere opere di scultura
degne della massima considerazione.
Nel Borgo San Pietro è compresa anche la Chiesa di San Biagio in San Gerolamo, oggi
completamente ricostruita sulle rovine di quella distrutta nel
dicembre del 1944. Vi si conserva, ripristinata da un accurato
restauro, l'Immacolata Concezione di Guido Reni, lavoro
celebratissimo del famoso pittore bolognese, e il trittico di
Marco Palmezzano, Madonna in trono col Bambino e i
Santi.
A cura della Redazione di Turismo Forlivese, Piazza Saffi 8, 47121 Forlì - iat@comune.forli.fc.it - Tel. 0543 712362
Questo sito
NON utilizza alcun cookie di profilazione.
Il sito utilizza però cookie di terze parti, per la corretta funzionalità dell'applicativo google analitycs.
Proseguendo la navigazione del sito acconsenti all'uso dei cookie. Per maggiori
informazioni leggi l'informativa estesa sull'uso dei cookie dove sono specificate
le modalità per configurare o disattivare i cookie.
Maggiori informazioniChiudi