Meldola si trova all'imbocco della Val Bidente. La sua storia
è punteggiata da aspri scontri che rimarcano l'importanza
strategica del luogo. Si deve ad esempio, agli Arcivescovi di
Ravenna, la costruzione nell'XI° secolo dell'imponente castello
che ancora oggi domina la cittadina. Così come l'intera
Romagna, Meldola fu posta sotto il dominio dei Papi e, nel mentre,
vide avvicendarsi nel governo della città, oltre ai
Veneziani, le famiglie degli Ordelaffi, Malatesta, Cesare Borgia,
Pio da Carpi, Aldobrandini e Doria Panphili Landi.
Queste hanno lasciato in epoche diverse numerose costruzioni
monumentali che caratterizzano il paese: il Loggiato Aldobrandini,
il Ponte dei Veneziani, Chiesa della Madonna del Sasso, Palazzo
Doria Pamphili (casa natale del patriota Felice Orsini). Nel 1797
Meldola è occupata dalle truppe rivoluzionarie francesi. Nel
1815 a seguito della restaurazione pontificia, ritornano i vecchi
Signori Borghese Aldobrandini che nel 1834 cedono la
proprietà della Rocca di Meldola ai Doria Panphili fino al
1922.
Meldola è una cittadina di oltre diecimila abitanti
collocata in una zona particolarmente fortunata: dista, infatti,
non più di una quarantina di chilometri dalla turistica
riviera di Romagna e non più di quaranta dal Passo La Calla
e dalla Foresta della Campigna. Il territorio meldolese fu
certamente in antico luogo d'incontro tra le popolazioni cosiddette
umbre, poste sui contrafforti collinari, e quelle galliche
avanzanti dal piano. Fu, senza dubbio, sede di molte famiglie
romanizzate durante il periodo delle colonizzazioni come dimostrano
le numerose ed importanti testimonianze (marmi e mosaici) venute
alla luce.
Nei secoli successivi la storia di Meldola è punteggiata da
aspri scontri che rimarcano l'importanza strategica del luogo. Si
deve ad esempio, agli Arcivescovi di Ravenna, la costruzione
dell'imponente castello che ancora oggi domina la cittadina.
Così come l'intera Romagna, Meldola vede successivamente
Signori e signorotti avvicendarsi nel governo della città.
Tra queste famiglie si possono ricordare gli Ordelaffi, i
Malatesta, gli Aldobrandini che hanno lasciato numerose costruzioni
monumentali che caratterizzano il paese (Loggiato Aldobrandini,
Ponte dei Veneziani).
Meldola è stata epicentro d'importanti fenomeni economici
come la produzione del baco da seta (della quale esiste un museo),
delle filande, di importanti cave e mercati agroalimentari che
hanno condotto la cittadina all'attenzione d'operatori nazionali e,
nel caso delle filande, anche internazionali. Per l'importanza di
tali commerci, il 7 settembre 1862, con decreto regio, viene
conferito a Meldola il titolo di città.
L'attuale economia è fondata sull'agricoltura,
sull'allevamento, sulle attività edili e manifatturiere del
legno e del mobile e delle fornaci per laterizi, sulle
attività metalmeccaniche, sulle attività della
plastica e dell'abbigliamento presenti sul territorio sia in
dimensioni artigianali che industriali.
Da vedere nei dintorni: la riserva naturale del Bosco di
Scardavilla con l'eremo ed il monastero, il borgo murato e il
castello di Teodorano, e sul valico al confine con il Comune di
Predappio, la Rocca delle Caminate.
Altitudine: a livello del mare Abitanti: 10176 abitanti Superficie: 78,85 kmq
Come arrivare
Si raggiunge da Forlì percorrendo la Statale 310
Bidentina. Distanza da Forlì km 14.
Distanza dal casello autostradale di Forlì km 19.
La stazione ferroviaria e l'aeroporto più vicino sono a
Forlì.
Per informazioni turistiche
Indirizzo: Piazza Felice Orsini, 29, 47014 Meldola (FC),
Italia
tel: Comune +39.0543.499411 Fax: +39.0543.490353
Ufficio di: Punto di Informazione Turistica c/o URP Comune
di Meldola Via: Piazza Felice Orsini, 29
Comune di Forlì - Piazza Saffi, 8 47121 Forlì - Tel. 0543 712111 Partita IVA: 00606620409
A cura della Redazione di Turismo Forlivese, C.so Diaz, 21 - 47121 Forlì - redazione.turismo@comune.forli.fc.it
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