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Logo della regione sulla Via dei romei La via dei Romei

 

 

 

 

 

Cartina stradale della Via dei romeiIl tratto Adriatico dell'antica Via Francigena, dal XI secolo in poi, prese anche il nome di Via Romea per indicare la destinazione finale: Roma.

Con il termine "Romeo" si designavano tutti coloro che compivano un viaggio di penitenza verso la Città Santa. I pellegrini viaggiavano a piedi o su animali da soma, portando le "Insegne del pellegrinaggio" cioè la chiave per San Pietro a Roma.


I Romei non aprirono nuove strade, ma utlizzarono le "direttrici" create dai romani e talvolta modificate, per motivi militari, dai Goti, Bizantini e Longobardi.


La via partiva dal Brennero, percorreva il Veneto e la Romagna. A Faenza, Forlì e Cesena prendeva diverse ramificazioni per attraversare gli Appennini e giungere in Toscana. Da Forlì, i percorsi dei pellegrini attraversavano la Valle del Montone, la Valle del Tramazzo e la Valle del Bidente.


Nella Valle del Montone, Castrocaro Terme è già presente in documenti che risalgono al 1035 d.c. Da qui, il percorso proseguiva per Dovadola, Rocca San Casciano fino a San Benedetto in Alpe dove si univa al percorso che partiva dalla Valle del Tramazzo, cioè da Modigliana e Tredozio, per arrivare in Toscana.




Il territorio della Valle del Bidente è citato in diverse fonti medioevali. La prima città che si incontrava era Meldola, si proseguiva poi per Cusercoli, Galeata, Santa Sofia, Campigna.

Informazioni Turistiche
Indirizzo: IAT - Piazza Saffi, 8 (Sala XC Pacifici) - 47121 Forlì
Telefono: +39.0543.712435/712444
Fax: +39.0543.712755 - +39.0543.712450
Mail: iat@comune.forli.fc.it


Itinerario dettagliato

La posizione di Forlì è caratterizzata dall' unione di almeno due strade provenienti dall' Italia Centrale che percorrevano le valli del Montone e del Rabbi. Particolarmente interessante da visitare è la Basilica di San Mercuriale, nata nel IX secolo come monastero benedettino sul luogo di sepoltura del protovescovo Mercuriale. Fu ricostruita negli anni 1178-1235, a tre navate e ampliata alla fine del XV e nel XVI sec. Nel sesto decennio del XII secolo passò alla congregazione vallombrosana.


Partendo da Forlì, dopo circa 10 km della strada statale 67, si incontra l' antica Castrum-Cari, Castrocaro Terme. La cittadina ha origini antiche. Lungo il percorso i pellegrini incontravano la Fortezza, l'imponente Castello, considerato uno dei più interessanti esempi di architettura fortificata medioevale.


Modigliana si trova nella valle parallela a quella del Lamone (il percorso che da Faenza risaliva il Lamone in direzione Marradi), la Valle del Tramazzo - Marzeno, anch' essa utilzzata dai pellegrini. Modigliana è una cittadina ricca di storia, patria fin dal X secolo dei Conti Guidi. Al tempo dei pellegrini esistevano una "Roccaccia", ora un rudere, e il Palazzo Pretorio, costruito nel XII secolo dai Conti Guidi.


Proseguendo per circa 10 km, si arriva a Tredozio, altro borgo antico suggestivo, compreso nel territorio gestito dai Conti Guidi. L' edificio più importante è la Pieve di San Michele, originaria del XII secolo e già conosciuta all' epoca dei romei.


Un' altra via che i Romei potevano percorrere, partendo da Forlì, attraversava il territorio della Valle del Bidente. Allora come oggi, (la strada statale odierna è la 310 del Bidente), Meldola è la prima cittadina che i pellegrini incontravano sul loro percorso. La cittadina ha origini romane ed era dotata di un "Castrum Meldule", un fortilizio sul quale nel secolo XV il Signore di Rimini, Malatesta Novello, fece costruire una parte della rocca.


Proseguendo sulla strada statale 310 del Bidente, a circa 25 km da Forlì, si incontra Cusercoli. Anche questa cittadina possedeva una rocca conosciuta già dal XII secolo e costruita su una prima fortificazione romana di cui resta un muro di pietra a secco.


Dopo Cusercoli, a circa 30 Km da Forlì, la Valle del Bidente si allarga e nella conca sorge Galeata.

Nel Palazzo Pretorio c'è il Museo Civico "Monsignor Domenico Mabrini" dedicato al religioso che nella prima parte del Novecento si adoperò per il recupero e la salvaguardia delle memorie di Galeata. Il Museo raccoglie reperti archeologici della zona e dell' area dell' antica città romana di "Mevaniola" .


A circa 3,5 km da Galeata sorge la Abbazia di Sant' Ellero. A partire dal V secolo, la chiesa faceva parte dell' importante monastero di S. Ellero. La potente abbazia esercitò nel corso dei secoli una grande influenza politica e spirituale sulla valle del Bidente. Nella cripta è conservato il sarcofago del Santo, tuttora meta di pellegrinaggi. L' abbazia è raggiungibile attraverso l' antico sentiero dei pellegrini: al giorno d' oggi si percorre la Via II Giugno, da Galeata, seguendo le edicole della Via Crucis.


Santa Sofia si trova alle sponde opposte del Bidente, a circa 40 km da Forlì. Attraverso la parte più antica del borgo si sale fino alle case costruite sui bastioni dell' antico castello. Da lì, i pellegrini arrivavano a Bagno di Romagna, attraversando l'Alta Valle del Savio. In questo luogo la Via dei Romei che partiva da Forlì si univa con quella che partiva da Cesena. Da Bagno di Romagna, percorrendo l' attuale strada statale 71 della Valle del Savio, si sale fino al Passo dei Mandrioli e si arriva in Toscana.


Approfondimenti

La Via dei Romei in Emilia Romagna


Ospitalità religiosa nel Forlivese



Via Romea Germanica

Ultimo aggiornamento venerdì 19 marzo 2021

 

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