Il tratto Adriatico
dell'antica Via Francigena, dal XI secolo in poi, prese anche
il nome di Via Romea per indicare la destinazione finale:
Roma.
Con il termine "Romeo" si designavano tutti coloro che compivano
un viaggio di penitenza verso la Città Santa. I pellegrini
viaggiavano a piedi o su animali da soma, portando le "Insegne del
pellegrinaggio" cioè la chiave per San Pietro a Roma.
I Romei non aprirono nuove strade, ma utlizzarono le "direttrici"
create dai romani e talvolta modificate, per motivi militari, dai
Goti, Bizantini e Longobardi.
La via partiva dal Brennero, percorreva il Veneto e la Romagna. A
Faenza, Forlì e Cesena prendeva diverse ramificazioni per
attraversare gli Appennini e giungere in Toscana. Da Forlì, i percorsi dei
pellegrini attraversavano la Valle del Montone, la Valle del
Tramazzo e la Valle del Bidente.
Il territorio della Valle del Bidente è citato in diverse
fonti medioevali. La prima città che si incontrava era
Meldola, si proseguiva
poi per Cusercoli,
Galeata, Santa Sofia,
Campigna.
La posizione di Forlì è caratterizzata dall'
unione di almeno due strade provenienti dall' Italia Centrale che
percorrevano le valli del Montone e del Rabbi. Particolarmente
interessante da visitare è la Basilica di San Mercuriale,
nata nel IX secolo come monastero benedettino sul luogo di
sepoltura del protovescovo Mercuriale. Fu ricostruita negli anni
1178-1235, a tre navate e ampliata alla fine del XV e nel XVI
sec. Nel sesto decennio del XII secolo passò alla
congregazione vallombrosana.
Partendo da Forlì, dopo circa 10 km della strada statale
67, si incontra l' antica Castrum-Cari, Castrocaro Terme. La
cittadina ha origini antiche. Lungo il percorso i pellegrini
incontravano la Fortezza, l'imponente
Castello, considerato uno dei più interessanti esempi di
architettura fortificata medioevale.
Modigliana si trova nella valle parallela a quella del Lamone (il
percorso che da Faenza risaliva il Lamone in direzione Marradi), la
Valle del Tramazzo - Marzeno, anch' essa utilzzata dai pellegrini.
Modigliana è una cittadina ricca di storia, patria fin dal
X secolo dei Conti Guidi. Al tempo dei pellegrini esistevano una
"Roccaccia", ora un rudere, e il Palazzo Pretorio,
costruito nel XII secolo dai Conti Guidi.
Proseguendo per circa 10 km, si arriva a Tredozio, altro borgo
antico suggestivo, compreso nel territorio gestito dai Conti
Guidi. L' edificio più importante è la Pieve di San Michele,
originaria del XII secolo e già conosciuta all' epoca dei
romei.
Un' altra via che i Romei potevano percorrere, partendo da
Forlì, attraversava il territorio della Valle del Bidente.
Allora come oggi, (la strada statale odierna è la 310 del
Bidente), Meldola è la prima cittadina che i pellegrini
incontravano sul loro percorso. La cittadina ha origini romane ed
era dotata di un "Castrum Meldule", un fortilizio sul quale nel
secolo XV il Signore di Rimini, Malatesta Novello, fece costruire
una parte della rocca.
Proseguendo sulla strada statale 310 del Bidente, a circa 25 km da
Forlì, si incontra Cusercoli. Anche questa cittadina
possedeva una rocca conosciuta già dal XII secolo e
costruita su una prima fortificazione romana di cui resta un muro
di pietra a secco.
Dopo Cusercoli, a circa 30 Km da Forlì, la Valle del Bidente
si allarga e nella conca sorge Galeata.
Nel Palazzo Pretorio c'è il Museo Civico "Monsignor Domenico
Mabrini" dedicato al religioso che nella prima
parte del Novecento si adoperò per il recupero e la
salvaguardia delle memorie di Galeata. Il Museo raccoglie
reperti archeologici della zona e dell' area dell' antica
città romana di "Mevaniola" .
A circa 3,5 km da Galeata sorge la Abbazia di Sant'
Ellero. A partire dal V secolo, la chiesa
faceva parte dell' importante monastero di S. Ellero. La potente
abbazia esercitò nel corso dei secoli una grande
influenza politica e spirituale sulla valle del Bidente. Nella
cripta è conservato il sarcofago del Santo, tuttora meta
di pellegrinaggi. L' abbazia è raggiungibile attraverso
l' antico sentiero dei pellegrini: al giorno d' oggi si percorre
la Via II Giugno, da Galeata, seguendo le edicole della Via
Crucis.
Santa Sofia si trova alle sponde opposte del Bidente, a circa 40 km
da Forlì. Attraverso la parte più antica del
borgo si
sale fino alle case costruite sui bastioni dell' antico
castello. Da lì, i pellegrini arrivavano a Bagno di
Romagna, attraversando l'Alta Valle del Savio. In questo luogo
la Via dei Romei che partiva da Forlì si univa con quella
che partiva da Cesena. Da Bagno di Romagna, percorrendo l'
attuale strada statale 71 della Valle del Savio, si sale fino al
Passo dei Mandrioli e si arriva in Toscana.
A cura della Redazione di Turismo Forlivese, Piazza Saffi 8, 47121 Forlì - iat@comune.forli.fc.it - Tel. 0543 712362
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